
Il paziente che più frequentemente si presenta in ambulatorio per la visita nefrologica è anziano e affetto, oltre che da insufficienza renale cronica, anche da ipertensione arteriosa, cardiopatia, vasculopatia generalizzata, diabete mellito tipo 2.
Dati gli stretti rapporti di causa-effetto tra queste patologie, non è importante stabilire quale sia stata la prima a manifestarsi e quali le conseguenze di questa.
La cosa importante è che il paziente venga studiato non solo dal punto di vista nefrologico con l’ecografia renale, azotemia, creatininemia, emocromo, elettroliti, esame urine, ma anche che vengano valutati gli esami cardiologici (ECG, ecocolordoppler cardiaco), vascolari (ecocolordoppler arterie cerebrali, degli arti inferiori, renali), oltre a una valutazione metabolica (glicemia, Hb glicata, colestrerolemia totale, HDL, LDL, trigliceridi) ed eventuale monitoraggio della PA sulle 24 ore.


In cosa consiste la visita nefrologica
La visita nefrologica deve comprendere oltre che un esame obiettivo completo e accurato, l’ecografia renale, esame importantissimo in nefrologia e irrinunciabile. Se coesiste una cardiopatia sarà utile eseguire nella stessa visita anche un ECG oltre alla valutazione degli altri esami cardiologici, vascolari e metabolici portati dal paziente.
Il ruolo del nefrologo
Quindi il nefrologo deve avere competenze internistiche multidisciplinari per la valutazione e l’opportuna terapia di pazienti affetti da varie patologie concomitanti che si presentano più frequentemente all’ambulatorio di nefrologia.