Una persona di qualsiasi fascia di età si definisce ipertesa quando, a misurazioni ravvicinate della pressione arteriosa, si verifica almeno una delle seguenti condizioni
- Pressione massima (sistolica) >= 140mmHg
- Pressione minima (diastolica) >= 90mmHg
Nella pratica clinica consideriamo ottimali/normali i valori pressori non superiori a 130/85 mmHg; valori modestamente più elevati (con sistolica di 130-139 mmHg e diastolica di 85-89 mmHg) identificano la pressione normale/alta, che richiede attenzione per un maggior rischio cardiovascolare.
L’ipertensione diventa più frequente con l’avanzare con l’età; in Italia complessivamente più del 50% degli uomini e più del 40% delle donne sono ipertesi (ISS, 2013; https://www.epicentro.iss.it/cardiovascolare/whdDatiOEC), ma solo la metà ne è consapevole e regolarmente curata; eppure l’ipertensione arteriosa determina ogni un elevato numero di decessi, e più della metà degli infarti cardiaci e degli ictus.